CiliaCell Spray Nasale - Bambini
Scegli la tua opzione
CiliaCell Spray Nasale - Adulti
Scegli la tua opzione
Caratterizzazioni cliniche della Sinusite
Le caratterizzazioni cliniche più importanti della rinosinusite sono:
- Edema della mucosa rino-sinusale
- Riduzione o blocco della mobilità e motilità ciliare
- Accumulo di secrezioni muco-purulente nel distretto rinosinusale e nelle tube uditive

Edema della mucosa rino-sinusale
Cause:
- Presenza di agenti infettivi
- Flogosi
Conseguenze:
- Occlusione parziale o totale del COM (Complesso Ostio-Meatale)
- Alterazione della pneumatizzazione dei seni paranasali
- Accumulo di muco-pus nel distretto rino-sinusale

Riduzione o blocco della mobilità e motilità ciliare
Cause:
- Flogosi
- Accumulo di muco-pus nel distretto rino-sinusale
- Utilizzo di corticosteroidi topici
Conseguenze:
- Persistenza di muco-pus nel distretto rino-sinusale e proliferazione di agenti infettivi
- Formazione di biofilm batterici ed evidenza di fenomeni di antibiotico-resistenza

Accumulo di muco-pus nel distretto rino-sinusale e nelle tube uditive
Cause:
- Edema dei tessuti molli
- Riduzione della motilità ciliare
- Presenza di agenti infettivi
Conseguenze:
- Proliferazione degli agenti infettivi con possibile formazione di biofilm
- Arresto della mobilità ciliare
- Cronicizzazione della patologia
Quali sono i sintomi della rinosinusite?
I sintomi della rinosinusite possono variare a seconda dell'eziologia, ovvero del fattore o dei fattori che l'hanno provocata.
Possiamo distinguere i seguenti tre tipi di rinosinusite:

SINTOMI
- Scolo di muco dal naso di colore giallo o verdastro, oppure lo si trova sul fazzoletto quando ci si soffia il naso
- Dolore facciale in uno o più punti (sopra le mascelle, intorno agli occhi ai lati del naso, alla fronte sopra le arcate sopraccigliari, nella parte posteriore del cranio)
- Sensazione di non sentire gli odori
- Sanguinamento dal naso
- Muco che scende in gola
- Sintomi in una sola narice del naso (ostruzione nasale, presenza di muco purulento, sanguinamento).
CAUSE
Un banalissimo raffreddore che si protrae per più di 5-7 giorni, determinato da una infezione causata da virus, funghi e/o batteri patogeni (Rinosinusite infettiva).

SINTOMI
- Scolo di muco dal naso di colore trasparente quasi come l’acqua, indistintamente da entrambe le narici
- Starnuti frequenti anche senza la fuoriuscita di muco dal naso
- Prurito al naso
- Dolore facciale in uno o più punti (sopra le mascelle, intorno agli occhi ai lati del naso, alla fronte sopra le arcate sopraccigliari, nella parte posteriore del cranio)
- Congiuntivite con occhi rossi o che prudono.
CAUSE
Un’allergia respiratoria di fondo, causata dall’esposizione a particolari tipi di allergeni come pollini, acari, sostanze chimiche…

SINTOMI
- Scolo di muco dal naso di colore trasparente quasi come l’acqua, indistintamente da entrambe le narici
- Starnuti frequenti anche senza la fuoriuscita di muco dal naso
- Prurito al naso
- Dolore facciale in uno o più punti (sopra le mascelle, intorno agli occhi ai lati del naso, alla fronte sopra le arcate sopraccigliari, nella parte posteriore del cranio)
- Congiuntivite con occhi rossi o che prudono.
CAUSE
La presenza di una rinite non allergica cellulo-mediata, causata dalla disfunzione di alcune cellule rinvenibili nella mucosa respiratoria quali: mastcellule, eosinofili e neutrofili. A seconda delle cellule interessate dalla disfunzione, si distinguono le seguenti patologie cellulari: NARES, NARNE, NARMA e NARESMA – rinosinusite non allergica cellulo-mediata.
In tutti i casi possono essere presenti anche fotofobia, difficoltà di concentrazione e malessere generale .
Nelle rinosinusiti infettive, i medesimi sintomi possono essere accompagnati da febbre.
Perché si percepisce dolore nella rinosinusite?
Per quanto riguarda il dolore nella rinosinusite c’è un mito da sfatare, ossia che il dolore derivi dalla infiammazione della mucosa respiratoria. In realtà, il dolore che si percepisce è un’algia cranio-facciale, ossia un dolore neuropatico: in altre parole, il dolore derivante dall'infiammazione (stimolazione) dei nervi cranio-facciali.
In sostanza cosa avviene?
In sostanza cosa avviene?
È semplicissimo! Quando l’infiammazione si estende oltre le cavità nasali (dopo circa 5-7 giorni da quello che possiamo classificare un comune raffreddore), la stessa infiammazione inizia ad interessare anche la mucosa che riveste gli osti dei seni paranasali (piccoli canaletti del diametro di 1-2 mm che collegano le fosse nasali ai seni paranasali). Quando la mucosa s’infiamma aumenta di volume: poiché gli osti sono molto stretti, si determina il restringimento del loro lume interno fino ad occludersi. Quando si occlude l’ostio di un seno paranasale, si alterano due funzioni importantissime di quest’ultimo ovvero: l’arresto del flusso del muco dai seni paranasali verso le cavità del naso (quindi verso l’esterno) e, soprattutto, l’impedimento del transito dell’ossigeno dal naso verso i seni paranasali. L’arresto del transito dell’ossigeno nei seni paranasali, infatti, determina l’insorgenza del dolore neuropatico ovvero l’infiammazione dei nervi cranio-facciali.
Quando si occlude un ostio, il seno paranasale ad esso collegato assume le sembianze di un palloncino pieno d’aria chiuso all’estremità. Le pareti del seno paranasale non sono impermeabili all’aria in quanto rivestite di una mucosa ciliata nella quale sono presenti vasi sanguigni: questi ultimi assorbiranno più o meno velocemente l’ossigeno intrappolato nel seno.
Quando questo si sarà esaurito totalmente, all’interno del seno si creerà una depressione che produce una forza fisica che tende ad attrarre la mucosa verso il centro del seno paranasale, come se quest’ultima si volesse staccare dall’osso a cui è ancorata. Proprio quello che succede quando facciamo uscire con forza l’aria da un palloncino e le sue pareti tendono ad appiccicarsi l’una con l’altra.
Rinosinusite: dolore e infezione
Rinosinusite: dolore e infezione
Ovviamente, la mucosa non è costituita solamente da cellule ciliate, cellule mucipare, vasi sanguigni etc. ma anche di fibre nervose collegate ai nervi cranio-facciali. Pertanto, quando si verifica l’instaurarsi di una depressione ossia una pressione negativa dall’esterno verso l’interno, si determina una sollecitazione meccanica delle fibre nervose che si trasmette e riflette sui nervi cranio facciali dai quali si origina il dolore.
Inoltre, se la situazione di completa ostruzione dell’ostio rimane inalterata, non appena l’ossigeno intrappolato si sarà esaurito del tutto, inizierà un nuovo processo destinato a far aumentare il dolore: la mucosa che riveste i seni paranasali inizierà a produrre una grande quantità di muco che evidentemente non potrà uscire dal seno paranasale interessato a causa dell’ostruzione dell’ostio. Lo stesso muco, quindi, finirà per esercitare una pressione positiva contro la mucosa che riveste il seno (ovvero verso l’esterno), sollecitando maggiormente le fibre nervose e accentuando il dolore.
Nonostante quanto fin ora evidenziato riassuma una situazione disastrosa a livello clinico, i guai non sono ancora finiti: se la situazione dell’ostruzione dell’ostio dovesse protrarsi ancora a lungo, il muco che si è accumulato nel seno paranasale interessato si infetterà a causa di alcuni batteri patogeni che riescono in vari modi ad entrare nel medesimo seno paranasale. Al dolore si sovrapporrà l’infezione e quindi la necessità di assumere grosse quantità di antibiotici.
Perché la rinosinusite diventa cronica?
Innanzitutto c’è da fare una distinzione in base al tipo di rinosinusite:
- La rinosinusite infettiva diventa cronica quando all’interno di uno o più seni paranasali si accumula muco infetto per lungo tempo che non riesce ad essere evacuato e da questo si origina un’infiammazione che si protrae nel tempo
- La rinosinusite allergica diventa cronica quando rimaniamo esposti ad una sostanza o un agente allergizzante per lungo tempo e non viene curata con farmaci adeguati
- La rinosinusite non allergica cellulo-mediata (NARES, NARNE, NARMA E NARESMA) diventa cronica quando questa non viene diagnosticata e non viene curata tempestivamente con farmaci adeguati e specifici (allo stato non esistono prodotti farmaceutici altamente specifici per questa patologia)
In ogni caso, qualsiasi sia il tipo di rinosinusite, i fattori che portano alla cronicizzazione della patologia possono essere così riassunti:
- Edema (ingrossamento) della mucosa rino-sinusale derivante dall’infiammazione protratta nel tempo
- Rallentamento o addirittura arresto della mobilità e della motilità ciliare delle cellule ciliate.
- Accumulo di muco-pus nel distretto Rino-Sinusale e nelle tube uditive.
Cosa fare in caso di rinosinusite?
La cura della rinosinusite non è affatto una cosa semplice per due motivi essenziali:
- è necessario fare una diagnosi precisa della eziologia della rinosinusite ossia determinare con esattezza il fattore o i fattori che l’hanno provocata
- in funzione della eziologia diagnosticata e dello stadio della patologia, stabilire la terapia più appropriata da praticare
Ovviamente, al fine di avere una precisa diagnosi, è necessario consultare un medico specialista otorinolaringoiatra e se necessario, consultare l’allergologo, lo pneumologo ed eventualmente il citologo.
Nel caso di rinosinusite nei bambini è opportuno consultare prima il pediatra e poi eventualmente i medici specialisti sopra indicati, purché questi ultimi abbiano dimestichezza con i bambini, considerata la loro fragilità relazionale con il medico in generale.
Ciononostante, oggi è possibile eseguire un test per ottenere una indicazione sulla possibile diagnosi di una rinosinusite attraverso l’elaborazione di un algoritmo diagnostico messo a punto dai nostri ricercatori, finalizzato esclusivamente ad individuare il prodotto più adatto di Nevia Biotech per trattare efficacemente la patologia diagnostica anamnesticamente.



Come curare efficacemente la Sinusite
In commercio esistono molti farmaci usati per curare le rinosinusiti, i quali agiscono quasi sempre solo sui sintomi, fatta eccezione per gli antibiotici che agiscono sulle infezioni batteriche ma non sono efficaci contro le infezioni virali (le quali rappresentano l’85% degli agenti eziologici responsabili delle rinosinusiti) e quelle fungine.
Un prodotto specifico per il trattamento delle rinosinusiti dovrebbe agire simultaneamente sulle tre caratterizzazioni cliniche delle medesime rinopatie, ossia: l’edema della mucosa naso-sinusale, il rallentamento o addirittura l’arresto della mobilità e della motilità ciliare e l’accumulo di secrezioni muco-purulente nel distretto naso-sinusale e nelle tube uditive.
Ciliacell è l’unico prodotto specifico per curare efficacemente le rinosinusiti caratterizzate dalle manifestazioni cliniche sopra indicate, ossia: Edema della mucosa naso-sinusale, rallentamento o arresto della mobilità e motilità ciliare, accumulo di secrezioni muco-purulente nel distretto naso-sinusale e nelle tube uditive.
Ciliacell è un prodotto coperto da brevetto di Nevia Biotech ed è stato testato con diversi studi clinici di rilievo internazionale.
L’efficacia di guarigione clinica dimostrata è superiore al 90%.
